L’ultimo episodio vede Goccio in una giornata di sole, d’inizio primavera, che decide di andare al parco a fare un giro in bici con il suo amico Globulino. L’amico però sta giocando alla playstation e non ha voglia di sospendere la partita. Goccio insiste, perché lui ama lo sport, specialmente se può praticarlo all’aria aperta e con i suoi amici. Globulino alla fine si fa convincere e d esce con Goccio, solo che ciò che trovano al parco non rispecchia le loro aspettative. Si respira un’aria che non è per niente pulita, anzi è inquinata e la natura che avevano immaginato di trovare è deturpata dall’immondizia che la gente incivile vi abbandona. I due amici amareggiati dallo spettacolo a cui hanno assistito decidono di iniziare a pulire la sporcizia che c’è in giro. Cominciano a raccogliere i rifiuti dalle aiuole e si preoccupano di differenziarli a seconda dei materiali: plastica, carta e vetro e pensano che se tutti facessero nello stesso modo, la natura potrebbe tornare ad essere un luogo pulito e profumato in cui poter giocare spensierati. E proprio parlando di giochi all’aperto i due amici ricordano l’appuntamento della domenica con Bicincittà. Finalmente potranno correre con le loro biciclette in una città che grazie a loro è diventata più pulita. Sarebbe fantastico tutti i bambini prendessero esempio da Goccio e Globulino e educassero le proprie famiglie a rispettare la natura e i beni comuni, a partire dalla raccolta differenziata.
Nella seconda puntata della nostra storia Goccio è appena rientrato da scuola. La mamma salutandolo gli annuncia di aver preparato per pranzo un bel minestrone. Goccio non è entusiasta della notizia, anzi si lamenta con la mamma perché il minestrone è un piatto che a lui non piace proprio. La mamma, con tanta buona volontà, cerca di spiegare a Goccio i benefici che potrebbe trarre da tutta quella verdura che vede nel piatto se la mangiasse e arriva anche a dirgli che diventerebbe un supereroe. Goccio ha sempre sognato di diventare un supereroe e inizia a riflettere su come sarebbe se cominciasse a mangiare un bel piatto di minestrone ogni tanto. S’immagina forte, robusto e invincibile e l’idea lo alletta molto, tanto che chiede alla mamma di comprare gli spinaci per cena. La mamma dopo aver accettato la proposta chiede a Goccio di accompagnarla alla donazione del sangue. Goccio è incuriosito dall'azione che la mamma deve compiere e le chiede perché sia lei che suo padre donano il sangue. Innanzitutto lo fanno per aiutare chi ne ha bisogno, gli ammalati in particolare, e poi è una buona occasione per tenere sempre sotto controllo la loro salute. Goccio è ancora molto curioso, vuole sapere se tutti indistintamente possono donare il sangue. La mamma gli risponde che da grande, se vorrà e se sarà abbastanza forte e sano potrà farlo anche lui. E’ per questa ragione che è importante avere un’alimentazione corretta, salutare, ricca di frutta e verdura e povera di grassi. Ci aiuta a stare bene e ci permette di dare una mano a chi è meno fortunato di noi. I genitori vogliono far capire a Goccio quanto sia importante avere una corretta alimentazione sin da bambini e cercano di sensibilizzare il figlio alla solidarietà e quindi alla donazione del sangue. Goccio, contento, alla fine esclama di voler diventare anche lui un donatore AVIS.
I BENEFICI DELLO SPORT PER I BAMBINILo sport è un elemento fondamentale per il sano sviluppo dei bambini, ancora di più di quanto lo sia per gli adulti, tanto da esser stato riconosciuto dalle Nazioni Unite come un diritto fondamentale, secondo l’art.31 della Convenzione sui diritti dell’infanzia: “Gli stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale e artistica”. L'attività fisica regolare apporta innumerevoli benefici al corpo e alla mente dei più piccoli: - irrobustisce il fisico e ne previene le malattie - sviluppa e aiuta a mantenere sano l'apparato osseo - aiuta a controllare il peso corporeo - aiuta a ridurre il grasso e la pressione sanguigna - riduce lo stress, l'ansia, la depressione e la sensazione di solitudine - prepara i bambini all'apprendimento futuro - migliora il rendimento scolastico - aiuta a controllare vari rischi comportamentali, come l'uso di tabacco, droghe o di altre sostanze, le abitudini alimentari scorrette, il ricorso alla violenza -insegna loro alcuni dei più importanti valori della vita quali amicizia, solidarietà, lealtà, lavoro di squadra, autodisciplina, autostima, fiducia in sé e negli altri, rispetto degli altri, modestia, comunicazione, leadership, capacità di affrontare i problemi, ma anche interdipendenza. Tutti principi, questi, alla base dello sviluppo. Oltre ad avere un ruolo fondamentale nel trasformare i bambini in adulti responsabili e premurosi, lo sport, riunisce i giovani, li aiuta ad affrontare le sfide quotidiane e a superare le differenze culturali, linguistiche, religiose, sociali, ideologiche. Lo sport è un linguaggio universale in grado di colmare i divari e di promuovere i valori fondamentali indispensabili per una pace duratura. È un mezzo straordinario per allentare la tensione e favorire il dialogo. Inoltre sul campo di gioco le differenze culturali e le priorità politiche scompaiono. I bambini che praticano sport capiscono che si può interagire senza coercizione o sfruttamento. I bambini che svolgono una regolare attività fisica (sport di gruppo o individuali, giochi all’aria aperta, ginnastica), infatti, dimostrano una maggior fiducia nelle proprie possibilità, sono portati a una maggior autostima, alla facilità nei rapporti sociali, a una maggior sopportazione dello stress, e sono in un certo senso più "al riparo" dall’eventuale propensione a disturbi come ansia e depressione. Inoltre, l’esercizio fisico comporta migliore mobilità articolare, tonicità muscolare e corretta postura. L’ATTEGGIAMENTO MIGLIORE DEGLI ADULTI NEI CONFRONTI DEI PICCOLI SPORTIVIL'approccio positivo del genitore verso l'attività sportiva può promuovere la fiducia che il bambino ha nelle proprie capacità e potenzialità, accrescerne il senso di auto-efficacia, diminuire l'ansia e incrementare il piacere e la soddisfazione per la pratica sportiva. Con la consapevolezza che l'atteggiamento non è quello che mira principalmente alla vittoria, cosa concretamente gli adulti possono fare? • offrire sostegno e supporto: l'atteggiamento del genitore verso lo sport dovrebbe improntarsi sull'approvazione, sul sostegno e sull'astensione dalla critica. • prestare attenzione al clima emotivo: agli allenatori è richiesto di possedere non solo capacità tecniche ma anche psicologiche per gestire il clima emotivo del gruppo o della squadra. • comprendere bisogni e desideri: Chiedete di raccontare cosa di quello sport gli piace, che cosa lo diverte, che cosa lo annoia. Ottenendo queste piccole ma importanti rivelazioni, sarà possibile motivare i bambini sulla base dei loro reali desideri; • sostenere il bambino nell'affrontare fallimenti e paure: è fondamentale che i genitori lo aiutino ad apprendere che ogni emozione provata è lecita e, come tale, non necessita di essere negata. Riconoscere gli insuccessi, parlarne con il bambino ed esplorare le emozioni vissute è per lui fonte di rassicurazione. • condividere le emozioni: ai genitori è richiesto un notevole impegno per l'attività sportiva dei loro figli e quando ciò si traduce nell'ennesimo "impegno faticoso", il bambino potrebbe percepire la fatica del genitore. Il genitore dovrebbe spiegare che è vero che dopo una giornata di lavoro ci si sente stanchi ma nonostante ciò l'impegno di portarlo all'allenamento non viene a mancare perché vederlo allenarsi è un gran piacere ed una soddisfazione; • educare al rispetto: è fondamentale che il bambino apprenda il rispetto verso di sé, verso i compagni di squadra, verso l'allenatore, l'attrezzatura e verso la disciplina stessa; • prestare attenzione alla forma psicofisica: l'idea di base è quella di passare attraverso l'educazione ad una sana alimentazione, un'educazione maggiormente legata alla qualità del cibo da ingerire promuovendo il consumo di alimenti freschi e naturali valorizzandone gli aspetti nutritivi; • mettere a disposizione l'attrezzatura adeguata per permettere al bambino di praticare l'attività in completa sicurezza. Oltre a tutta una serie di atteggiamenti importanti dei genitori, un ingrediente che non deve assolutamente mancare nella pratica sportiva è IL DIVERTIMENTO! Infatti, la principale motivazione alla base dell'abbandono dell'attività sportiva soprattutto nei giovanissimi sembra essere riconducibile alla mancanza di divertimento. Solo dai 12 anni di età inizia ad essere appropriata (e sostenibile - e solo se è una scelta dettata dalla passione e fortemente voluta dal ragazzo!) un'attività agonistica intensa, che prepara il giovane oltre che fisicamente, anche come persona, abituandolo all'impegno, alla costanza, a conoscere i limiti del proprio corpo e a superarli (quando e dove possibile!), ad instaurare forti e profondi legami con i compagni di squadra o di allenamento, con i propri allenatori, ad abituarsi a confrontarsi con vittorie e sconfitte. SCEGLIETE LO SPORT GIUSTO PER IL VOSTRO BAMBINOvalutando i pro e contro delle diverse
discipline. Ricordatevi: l'importante è che vostro figlio si diverta e vietato pretendere performance da campioni. Ultimo consiglio: scegliete campi e palestre facili da raggiungere perché dovrete accompagnarlo due - tre volte alla settimana. Lo sport è una scuola di vita perché insegna ad avere rispetto per sé e per gli altri. Attenzione però: Imporlo no, proporlo sì “Lo sport è un’occasione che dobbiamo offrire ai nostri figli non deve essere vissuto come qualcosa di imposto da mamma e papà, ma come un piacevole diversivo. Soltanto la scuola e i compiti a casa sono obbligatori, lo sport è tempo libero e il tempo libero deve essere una scelta, non un dovere". Lo sport educa alla vita Praticare uno sport offre al bambino l’opportunità di socializzare con altri coetanei, insegna a ‘lavorare’ insieme per un progetto comune e a rispettare le regole del gioco, ma insegna anche ad aver rispetto per sé stessi e per gli altri, non sentirsi invincibili di fronte ai compagni solo perché si riesce bene nella pratica sportiva e a non sentirsi degli sconfitti solo perché si è più lenti degli altri. Il diritto di dire basta Così come ha il diritto di scegliere l’attività sportiva, il bambino ha diritto di rinunciare a frequentare un corso in qualsiasi momento, senza essere obbligato a continuare fino alla fine dell’anno magari solo perché si è già pagata la retta. “Lo sport per il bambino deve essere un gioco e niente più, i genitori non devono riversare su di lui i loro desideri e non devono pretendere che primeggi sui compagni. Angela Moro Cosa intendiamo per Bimbi e Natura?Il bambino è un esploratore…e l’ambiente è la fonte principale delle sue conoscenze. Ma per
apprendere l’ambiente’ è necessario “muoversi” nell’ambiente, “fare” con l’ambiente. Il bambino lo sa: quando il corpo è fermo, anche la mente è ferma. Quando il corpo è in movimento anche la mente lo è (e quante volte, nelle nostre scuole, chiediamo a dei corpi fermi il massimo dell’attività mentale). Per questo riteniamo che un approccio positivo dei bambini con la natura permettere la piena espressione di quella creatività che può essere il primo passo per il futuro atteggiamento protettivo verso le forme viventi e l’ambiente. Si tratta quindi di impostare ,in modo del tutto nuovo, il rapporto tra il bambini e la natura dialogando e osservando l’ambiente e a saper vivere senza distruggere. Uno dei problemi fondamentali del bambino di oggi è il rapporto diretto con la natura. Purtroppo, per molti bambini le possibilità di crescere a contatto con la natura sono poche e quest’ultimi interagiscono solamente con telefonini, videogiochi, computer, e televisioni. Per questo dovremo cercare di “insegnare” loro il fascino e la magia che la natura rappresenta. Il gioco nei prati, le passeggiate nei boschi,… Certo, i bambini sanno rendere magica la realtà, ma per farlo non devono avere solo a disposizione esperienze virtuali che allontanano dalla percezione, dalla materialità delle cose, dalle meraviglie del mondo ma dovranno invece sperimentarla, toccarla tanto da rendere la sua immaginazione ricca e completa e non solo esagerata e fantastica perché un bambino creativo è un bambino felice!La Creatività si definisce come: intelligenza pronta ed elastica. Mente libera da preconcetti di alcun genere, pronta ad imparare ciò che serve in ogni occasione. Tramite azioni concrete i bambini possono sperimentare la natura e noi possiamo educarli stimolando la loro intelligenza e la loro creatività. Grazie alla relazione con gli animali il bambino può sperimentare la tenerezza, l’amicizia, il prendersi cura di qualcuno, la diversità e le somiglianze. I fiori e le piante con i loro colori, le loro forme e i loro profumi.. Avere cura e rispetto della natura vuol dire anche aver cura del proprio corpo ma anche dei propri bisogni, rispettare il proprio modo di rappresentarsi al mondo con gesti e azioni e stabilire un contatto con ciò che ci circonda. Ci sono molte attività in grado di aiutarci a trasmettere ai bambini l’importanza dell’aver cura tra cui: • Aver cura di piante e fiori e animali; • Valorizzare sentimenti di amicizia, solidarietà e rispetto nei confronti di tutti gli esseri viventi; • Piantare un seme e curarne la crescita; • Dare da mangiare agli uccellini che visitano il nostro giardino; • Non buttare via materiali sciupati ma trasformarli in qualcos’altro che possiamo riutilizzare. E’ importante che questi atti di cura siano ripetuti spesso che consentano al bambino di non dimenticare ma di essere ritenuti come un percorso obbligatorio da compiersi nel tempo ma, attenzione: Osservare e seguire l’attività del bambino senza anticiparla! Non dovrà trattarsi quindi di un insegnamento ma di momenti da condividere assieme, sensazioni d’amore e rispetto da trasmettere coinvolgendoli sempre rispettando i loro tempi. Correggere o modificare alcuni comportamenti significa vivere in armonia con se stessi e con la vita, significa accogliere un figlio in un ambiente integrato e nei sistemi naturali che ci circondano. Uno dei comportamenti fondamentali da correggere è il rispetto dei luoghi e i bisogni del piccolo , capaci di promuovere giochi, stimolare apprendimenti e suggerire comportamenti sociali (prati, parco giochi, boschi…).Insegniamo loro quanto sia facile rispettare l’ambiente differenziando i vari elementi e di come questi piccoli gesti possono fare molto per la cura della natura e di loro stessi. Basta poco per trasmettere ai propri figli uno stile di vita eco-sostenibile, l’importante è farlo in maniera divertente e creativa. Ecco alcuni consigli utili: • Coinvolgete i bambini nel processo di smaltimento dei rifiuti prodotti in casa insegnando loro come fare la raccolta differenziata e soprattutto spiegando loro cosa accadrebbe se tutti i rifiuti venissero accatastati senza alcun criterio. Ad esempio potete provare a spiegare ai piccoli che fine fa una bottiglia di plastica se non viene adeguatamente riciclata o peggio ancora quanto inquina se viene abbandonata in spiaggia o in un parco verde; • Insegnate loro che i giornali letti o la carta su cui hanno disegnato non devono essere buttati insieme ai rifiuti normali ma devono essere riciclati. Mettete un cestino nella sua camera in modo tale che possa buttarvi la carta che non gli serve più; • Se avete un giardino, insegnate loro che i rifiuti umidi domestici possono trasformarsi in un concime naturale per le piante. I bambini ne rimarranno affascinati; • Spiegate ai piccoli quanto sia importante non contribuire all’inquinamento dell’aria che respiriamo; • Insegnate loro che le automobili inquinano e che se non dobbiamo percorrere tanta strada è bene muoversi a piedi o in bicicletta; • Insegnate loro anche a non sprecare l’acqua e spiegate loro che non c’è bisogno di far scorrere troppa acqua per fare una doccia. Provate ad esempio a impostare un cronometro ogni volta che i bimbi fanno la doccia e stabilite un piccolo premio se terminano prima che il timer suoni; Anche chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti è un altro modo per evitare inutili sprechi d’acqua; • Stessa cosa per le luci accese: è importante che i bambini imparino a risparmiare energia elettrica; Durante l’inverno, quando fa freddo, invece di alzare troppo il termostato, fate indossare ai bambini qualcosa di più pesante; • Insegnate loro che il cibo non deve essere sprecato e che è importante finire tutto quello che si ha nel piatto. Magari provate a rendere divertente il momento del pasto in modo da convincerli a mangiare anche quegli alimenti di cui spesso non vogliono proprio sentir parlare come ad esempio le verdure; • Portate spesso i vostri figli a fare una passeggiata in campagna o in un parco pubblico per far capire loro quanto sia importante rispettare la natura; • Se vi recate in un parco giochi insegnate loro il rispetto di tutte le strutture presenti: sono un bene per tutta la comunità e per questo devono essere sempre mantenute in buone condizioni.Basta poco per trasmettere ai bambini l’amore per l’ambiente in cui vivono e per farli diventare degli adulti eco-consapevoli. L’ambiente è un elemento fragile, da difendere e da proteggere. Quindi spegnete i televisori e date sfogo alla creatività… in modo salutare e che possa portare un miglioramento per il nostro Pianeta.. perché il futuro è nelle mani dei nostri bambini! Cinzia Gargano MANGIARE NON è SOLO NUTRIRSI, MANGIARE è UN'ATTIVITA' CHE RIGUARDA CORPO E MENTELa sana alimentazione riveste un importante fondamento per la salute, durante tutte le età della vita. La regola base per una corretta alimentazione è MANGIARE DI TUTTO, SENZA ESAGERARE CON NIENTE. I cibi possono essere classificati in CINQUE GRUPPI: 1- FRUTTA E VERDURA, forniscono energia, vitamine e Sali minerali; 2- CEREALI, ricchi di carboidrati ed energia; 3- LATTE E DERIVATI, forniscono il calcio necessario per le ossa; 4- PESCE, CARNE E UOVA, ricchi di proteine; 5- GRASSI, da consumare in basse quantità. Il nostro corpo ha bisogno di alcuni elementi importanti per stare bene: CARBOIDRATI, PROTEINE, GRASSI, VITAMINE, SALI MINERALI, FIBRE e ACQUA. Esaminiamoli uno per volta: CARBOIDRATI: possono essere lo zucchero da tavola, che si trova nei dolci, bibite e marmellata; e in più si trovano nel pane, pasta, riso e polenta, che contengono energia e acqua. Perciò pasta e pane bisogna mangiarli ogni giorno, perché sono la giusta carica e se non si esagera con i condimenti non fanno ingrassare. PROTEINE: sono fondamentali per le cellule del nostro corpo. Si trovano nella carne, nel pesce, nel latte e derivati, nelle uova. Non solo. Si trovano anche nei legumi (fagioli, lenticchie, piselli…) GRASSI: come i carboidrati, essi danno energia. Attenzione: non tutti i grassi fanno bene. Quelli di origine animale, forniti dai salumi, lardo, ecc. sono dannosi per la circolazione del sangue. Quelli di origine vegetale, soprattutto l'olio di oliva, non bisogna eliminarli perché ci danno sostanze insostituibili. FIBRE: si trovano nella frutta, nella verdura e nei cereali integrali. Servono per pulire l'intestino insieme all'acqua. ACQUA: è essenziale. Gli esperti consigliano di bere almeno 2,5 litri di acqua al giorno. Essa regola la temperatura del corpo e mantiene il volume del sangue LA PIRAMIDE ALIMENTARELa "piramide alimentare" è un aiuto per imparare, giorno dopo giorno, che cosa mangiare senza
sbagliare. Gli alimenti sono divisi in cinque gruppi ed almeno un alimento di ogni gruppo deve essere presente a tavola ogni giorno, escludendo dolci e grassi animali.GRUPPO 1 - CEREALI Si trovano nella base della piramide, perché possono essere consumati in quantità maggiori. Qui troviamo pane, pasta e cereali, cioè carboidrati, che danno l'energia che serve al nostro corpo, più vitamine, minerali, acqua e fibre. GRUPPO 2 - FRUTTA E VERDURA Questo gruppo comprende tutta la frutta e tutte le verdure. Servono per fare il pieno di vitamine, minerali e fibre. GRUPPO 3 - LATTE E DERIVATI, CARNE, PESCE, UOVA E LEGUMI Questi alimenti ci forniscono proteine, vitamine del gruppo B e minerali con il Calcio, limitando l'uso pero di uova e burro. GRUPPO 4 - OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA Quasi in vetta troviamo l'olio, che contiene vitamine indispensabili e tanta energia. Il consumo dell'olio deve essere assolutamente crudo. GRUPPO 5 - GRASSI E DOLCI In cima alla piramide troviamo gli stravizi: zuccheri e grassi animali, quindi panna, pancetta, salame, merendine, bibite dolci. Questi non sono alimenti indispensabili e si consiglia di consumarli molto raramente. LE INCREDIBILI VITAMINE Sono quegli elementi pronti a difenderti da ogni male, trasformano gli elementi in ENERGIA, e mantengono le cellule in buona salute. Le vitamine sono tante ma vediamo le principali: VITAMINA A: protegge dai tumori, difende dalle infezioni, aiuta a vedere di notte, rende forti le ossa, i denti, la pelle. Si trova nel peperoncino piccante, nelle carote, nel cavolo, negli spinaci, nel prezzemolo, nella zucca, nel melone e albicocca. VITAMINA D: fa assorbire calcio e fosforo, fortifica le ossa. Si trova nel salmone, nel tonno, nel vitello, nei funghi, nel merluzzo, nell'uovo, nel formaggio. VITAMINA E: fa crescere e mantenere giovane, protegge dai tumori. Si trova nelle nocciole, noci, arachidi, olio di semi di girasole, asparagi, uova, spinaci e pomodoro.VITAMINA C: aumenta le difese immunitarie, mantiene giovani le cellule e combatte i tumori. Si trova nel peperoncino, nei peperoni rossi, prezzemolo, kiwi, fragole, agrumi, latte, frutti di bosco. MINERALI DA MANGIARE Il nostro corpo è una "macchina" in grado di trasformare anche degli elementi inorganici, i Sali minerali. Essi mettono in moto l'organismo e tutti i Sali minerali sono importanti, ma i principali sono il calcio e il ferro. Il CALCIO si trova nel latte e nei suoi derivati, nella frutta secca, nei cereali, negli ortaggi. Questo serve a far crescere e rendere forti le ossa. E' importante anche per regolare il battito del cuore e la coagulazione del sangue. Il FERRO si trova nelle carni rosse (di vitello, maiale, cavallo), nei legumi, nella frutta secca. E' importante per il trasporto dell'ossigeno nel sangue e per il funzionamento dei muscoli; aumenta le difese immunitarie. Gli altri Sali minerali sono: FLUORO, presente nel pesce e nei frutti di mare, utile per il rinforzo dei denti; FOSFORO, si trova nel latte, formaggi, legumi, cereali, ed è utile per il rinforzo delle ossa, è importante per il cuore e per il cervello; IODIO, presente in tutto cio che proviene dal mare, come il sale, ed è indispensabile per il funzionamento della tiroide; MAGNESIO, si trova nei cereali, legumi, verdure verdi ed è importante per la buona salute delle cellule; POTASSIO, presente nelle pesche, banane, albicocche, pesce ed è fondamentale per il cuore, i muscoli e il cervello; RAME, presente nel cacao e legumi; SELENIO, si trova nelle noci, tonno, cipolle, pomodoro, e difende dai tumori; SODIO, si trova nel sale da cucina, è importante per il funzionamento delle cellule nervose e muscolari, ma è bene non farne largo uso; ZINCO, si trova nei frutti di mare, legumi, carne e cereali ed è importante per mille cose, tra cui l'olfatto, la vista, il gusto, il sistema immunitario. Esiste una giornata mondiale dell'alimentazione che si celebra ogni anno, da trent'anni, il 16 ottobre. La giornata mondiale, promossa da FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Agricoltura e l'Alimentazione), viene celebrata allo scopo di sensibilizzare i cittadini sul problema della fame e malnutrizione nel mondo e di spronare tutti ad agire anche nel loro piccolo in favore di risoluzione di questi problemi. Valentina Bruno COS’È L’ADMO?L’ADMO è l’Associazione Donatori Midollo Osseo. Il trapianto del Midollo Osseo e delle Cellule staminali Emopoietiche (CSE) che esso contiene, rende possibile la guarigione di gravi malattie: forme di leucemia, talassemia, immunodeficienze congenite, e più recentemente, anche alcuni casi di tumore solido. La compatibilità tra paziente e donatore si verifica 1 volta su 4 nell’ambito familiare (fratelli e sorelle), ma diventa molto rara, circa 1 su 100.000 tra individui non consanguinei. Il Midollo Osseo non è il midollo spinale, è un tessuto che si presenta alla vista come sangue e che si trova nelle cavità delle ossa, il cui compito è di produrre e rinnovare le cellule ematiche (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine). Quello utilizzato per il trapianto viene prelevato dalle ossa del bacino (ossa iliache). Il prelievo di Cellule Staminali Emopoietiche può avvenire anche dal sangue periferico, dopo opportuno trattamento. Qualunque individuo sano di età compresa tra i 18 anni e preferibilmente 35 anni che abbia un peso corporeo ai 50 kg, può essere un donatore di sangue midollare. La disponibilità del donatore resta valida fino al raggiungimento dei 55 anni. Per diventare donatori di Midollo Osseo è necessario sottoporsi a un prelievo di sangue (come una normale analisi) e non occorre impegnativa medica. Dopo aver firmato il consenso e l’adesione al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo, i risultati delle analisi verranno inseriti in un archivio elettronico gestito a livello regionale e nazionale, nell’assoluto rispetto della riservatezza. In caso di una prima compatibilità con un paziente, il donatore sarà chiamato a effettuare ulteriori prelievi di sangue, per analisi più dettagliate, al fine di stabilire i successivi livelli di compatibilità. Il donatore di Midollo Osseo è un donatore atipico: diventa tale solo nel raro caso di compatibilità con un paziente, non si sa quando non si sa per chi. La sua disponibilità, gratuita e anonima, non ha limiti geografici: viene infatti a far parte dell’insieme di donatori di tutto il mondo. Il donatore di Midollo Osseo è uno dei pochi donatori che, una volta chiamato a rispondere della propria disponibilità, ha la consapevolezza di poter contribuire al tentativo di salvare la vita di un individuo ben preciso, spesso di un bambino. AIDOL’AIDO è l’associazione che si occupa della donazione degli organi.
Il trapianto è un’efficace terapia per alcune gravi malattie che colpiscono gli organi e i tessuti del corpo umano e che non sono curabili in altro modo. Grazie all’esperienza acquisita negli ultimi anni, il trapianto consente al paziente una durata e una qualità di vita che nessun’altra terapia è in grado di garantire. Non tutti i pazienti che necessitano di trapianto possono riceverlo a causa dello scarso numero di donatori. I donatori di organi sono persone di qualunque età, che muoiono in ospedale nelle Unità di Rianimazione, a causa di una lesione irreversibile al cervello (emorragie, trauma cranico, aneurisma), oppure muoiono a causa di un incidente stradale. Gli organi che si possono prelevare sono i reni, il fegato, il cuore, il pancreas, i polmoni e l’intestino; mentre i tessuti sono le cornee, il tessuto osseo, le cartilagini, i tendini, i vasi sanguigni ecc. Gli organi prelevati vengono trapiantati ai pazienti iscritti in lista d’attesa. La selezione del ricevente è effettuata in base a criteri oggettivi e trasparenti (compatibilità clinica ed immunologia) che favoriscono la massima riuscita dell’operazione. Ma come si presenta il corpo del donatore dopo l’espianto degli organi? Tale quesito è forse uno dei primi che si presentano nella mente del donatore o della famiglia che acconsente al prelievo, e rappresenta di fatto un timore legittimo perché si tende a pensare che, oltre a rivedere il cadavere, questo avrà un aspetto spaventoso a causa delle mutilazioni che gli verranno inferte durante l’operazione. Niente di tutto ciò; infatti, non avviene alcuna mutilazione o deturpazione che possa rendere la salma inguardabile o irriconoscibile. È importante donare perché prelevando tessuti e organi da una persona deceduta, è possibile salvare la vita a qualcun altro o rendere migliore l’esistenza di malati affetti da patologie molto gravi. Ricordate che ognuno di noi, un giorno potrebbe avere bisogno di essere curato tramite un trapianto. Per tale motivo, diventate anche voi donatori perché donare un organo significa dare valore alla vita. MISSIONE SOLIDARIETA’!!! |