L’affermazione in base alla quale “donare fa sentire meglio chi dona” non è sterile retorica, ma enuncia semplicemente l’essenza dell’essere umano che associa ad un gesto sicuramente altruistico, la necessità di affermazione di se stesso, attraverso la disponibilità gratuita e il far qualcosa per qualcuno disinteressatamente.
Ognuno di noi ha bisogno di essere riconosciuto, di contare per qualcuno, per confermare la propria esistenza; ma per raggiungere questo, necessitiamo di riconoscerci negli altri, di corrispondere alle loro aspettative, di sentirci responsabili degli altri.
E’ questa “la logica del dono” su cui l’AVIS fonda i suoi principi che anche nella città di Ginosa vengono sostenuti e diffusi grazie all'impegno di tutto il Consiglio Direttivo dell’associazione, rappresentato dal presi - dente, il sig. Mario Grieco.
Come succede ormai da molti anni, l’AVIS di Ginosa è entrata anche a scuola, e ha invitato gli alunni del IV e del V anno dell’istituto superiore Bellisario-Sforza a partecipare alla giornata della donazione del 10 marzo 2018.
Prima delle eventuali adesioni, martedì 6 marzo, la Dott.ssa Felicia Bozza, medico sociale dell’AVIS, ha incontrato i ragazzi per esporre gli aspetti scientifico-sanitari della donazione del sangue, fornendo risposte a tutti i quesiti posti soprattutto da chi donerebbe per la prima volta. La partecipazione da parte dei ragazzi è stata notevole, infatti la sig ra Marisa Tocci, responsabile organizzativa, ha contato circa 25 adesioni tra gli allievi della nostra scuola; ciò, credo, possa far riflettere su come questo risultato non sia affatto casuale e che, anzi, scaturisca dal forte messaggio educativo e culturale avente a che fare con la solidarietà e il volontariato su cui l’AVIS punta l’attenzione.
Se Ginosa risponde, se gli alunni del Bellisario-Sforza rispondono, nonostante qualche comprensibile timore, il merito è di persone lodevoli capaci di sensibilizzare all'esperienza donazionale, facendo conoscere la realtà dell’AVIS ginosina e, più in generale, le finalità di un’associazione solidale come questa.
La collaborazione con la scuola diventa fondamentale quando anche i docenti spingono ad una partecipazione attiva, non limitandosi solo ad enunciare dei valori, bensì facendoli constatare attraverso i comportamenti, i gesti, le azioni, in una parola, con l’esempio concreto.
Noi adulti, dunque, abbiamo il dovere di “educare al dono” e per farlo, dobbiamo creare i contesti, le condizioni, gli ambienti in cui l’esperienza del dono e della condivisione possa attuarsi: l’AVIS fa questo e così contribuisce a consolidare il senso di una cittadinanza consapevole, anche nella nostra città. Ritengo perciò più che doveroso rivolgere dei ringraziamenti all’AVIS di Ginosa e manifestare sincera stima a tutti coloro che si impegnano a sostenerla e a promuoverla ormai già da 25 anni.
Prof.ssa Pierangela Pagliarulo
Ognuno di noi ha bisogno di essere riconosciuto, di contare per qualcuno, per confermare la propria esistenza; ma per raggiungere questo, necessitiamo di riconoscerci negli altri, di corrispondere alle loro aspettative, di sentirci responsabili degli altri.
E’ questa “la logica del dono” su cui l’AVIS fonda i suoi principi che anche nella città di Ginosa vengono sostenuti e diffusi grazie all'impegno di tutto il Consiglio Direttivo dell’associazione, rappresentato dal presi - dente, il sig. Mario Grieco.
Come succede ormai da molti anni, l’AVIS di Ginosa è entrata anche a scuola, e ha invitato gli alunni del IV e del V anno dell’istituto superiore Bellisario-Sforza a partecipare alla giornata della donazione del 10 marzo 2018.
Prima delle eventuali adesioni, martedì 6 marzo, la Dott.ssa Felicia Bozza, medico sociale dell’AVIS, ha incontrato i ragazzi per esporre gli aspetti scientifico-sanitari della donazione del sangue, fornendo risposte a tutti i quesiti posti soprattutto da chi donerebbe per la prima volta. La partecipazione da parte dei ragazzi è stata notevole, infatti la sig ra Marisa Tocci, responsabile organizzativa, ha contato circa 25 adesioni tra gli allievi della nostra scuola; ciò, credo, possa far riflettere su come questo risultato non sia affatto casuale e che, anzi, scaturisca dal forte messaggio educativo e culturale avente a che fare con la solidarietà e il volontariato su cui l’AVIS punta l’attenzione.
Se Ginosa risponde, se gli alunni del Bellisario-Sforza rispondono, nonostante qualche comprensibile timore, il merito è di persone lodevoli capaci di sensibilizzare all'esperienza donazionale, facendo conoscere la realtà dell’AVIS ginosina e, più in generale, le finalità di un’associazione solidale come questa.
La collaborazione con la scuola diventa fondamentale quando anche i docenti spingono ad una partecipazione attiva, non limitandosi solo ad enunciare dei valori, bensì facendoli constatare attraverso i comportamenti, i gesti, le azioni, in una parola, con l’esempio concreto.
Noi adulti, dunque, abbiamo il dovere di “educare al dono” e per farlo, dobbiamo creare i contesti, le condizioni, gli ambienti in cui l’esperienza del dono e della condivisione possa attuarsi: l’AVIS fa questo e così contribuisce a consolidare il senso di una cittadinanza consapevole, anche nella nostra città. Ritengo perciò più che doveroso rivolgere dei ringraziamenti all’AVIS di Ginosa e manifestare sincera stima a tutti coloro che si impegnano a sostenerla e a promuoverla ormai già da 25 anni.
Prof.ssa Pierangela Pagliarulo